Sostegni per favorire l’insediamento e permanenza dei giovani nel settore agricolo ed altre agevolazioni. Dal 10 aprile è in vigore la nuova legge n. 36 del 15 marzo 2024 che ha come obiettivo la promozione dell’imprenditorialità giovanile in agricoltura. Tra le principali novità la prima è l’istituzione di un Fondo per favorire il primo insediamento dei giovani in agricoltura, gestito dal Ministero dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste (Masaf), con una dotazione di 15 milioni di euro a decorrere dall’anno 2024.
Le risorse del Fondo sono finalizzate a sostenere l’acquisto di terreni e strutture necessari per l’avvio dell’attività e di beni strumentali, con priorità per quelli destinati ad accrescere l’efficienza aziendale e a introdurre innovazioni relative al prodotto, alle pratiche di coltivazione e di manutenzione naturale dei terreni e al processo di coltivazione dei prodotti attraverso tecniche di precisione; all’ampliamento delle unità produttive e all’acquisto di complessi aziendali già operativi.
Scatta anche un regime fiscale agevolato per il primo insediamento delle imprese giovanili. Chi avvia un’attività di impresa agricola può infatti optare per un regime agevolato che consiste nel pagamento di un’imposta sostitutiva della tassazione sui redditi, delle relative addizionali e dell’imposta regionale sulle attività produttive, applicando l’ con l’applicazione di un’ aliquota del 12,5% alla base imponibile costituita dal redditi d’impresa prodotti nel periodo d’imposta. Tale regime ovviamente si applica solo alle attività agricole per le quali il reddito non viene determinato forfetariamente. Il beneficio vale per i quattro periodi di imposta successivi all’avvio dell’attività.
Di rilievo anche la previsione di un credito d’imposta per le spese relative alla partecipazione a corsi di formazione. Infatti si prevede, in favore dei giovani imprenditori agricoli che hanno iniziato la propria attività a decorrere dal 1° gennaio 2021, la concessione un credito di imposta, pari all’80 per cento delle spese sostenute e documentate nel 2024, fino ad un importo massimo annuale di 2.500 euro nelle ipotesi di partecipazione a corsi di formazione attinenti alla gestione e dell’azienda agricola.
Un altro vantaggio per i giovani imprenditori agricoli e coltivatori diretti è che dal 1° gennaio di quest’anno per l’acquisto o la permuta di terreni agricoli o loro pertinenze le imposte di registro, ipotecaria e catastale sono versate nella misura del 60% di quelle ordinarie o ridotte previste dalla legislazione vigente. Sono fissate agevolazioni in termini di contenimento degli onorari notarili per i contratti di compravendita stipulati dai giovani imprenditori ed aventi ad oggetto terreni agricoli e relative pertinenze.
Altre nuove norme contenute nella legge n. 36 sono dedicate alla prelazione agraria nel caso di più confinanti “giovani” ed ai servizi di sostituzione. Si prevede, inoltre, che i comuni, nei mercati per la vendita diretta di prodotti agricoli, esercitata su aree pubbliche mediante l’utilizzo di posteggi, possono riservare in favore delle imprese giovanili agricole e dei giovani imprenditori agricoli una quota di posteggi fino al 50 per cento del loro numero complessivo.
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